Poche imprese e fornitori sanno che esiste un efficace
strumento, utile ad entrambi, per ridurre contestualmente l’esposizione
finanziaria delle une e il rischio di mancato pagamento per gli altri. In
ambito di opere pubbliche, infatti, gli ultimi
codici degli appalti hanno introdotto la possibilità di cedere il credito dell’impresa
verso il Committente al sub-contraente, purché ne ricorrano i presupposti e
condizioni. Questo strumento consiste di fatto in una delega di pagamento la
quale, a parere dell’Agenzia delle Entrate (Interpello n. 917-769/2021), può
addirittura includere l’IVA. In particolare, nel D.lgs. 36/2023 - Art. 119, le diverse identificazioni, che nel D.lgs. 50/2016 originariamente connotavano in maniera distinta le diverse figure subaffidatarie, sono state riunite in un'unica definizione come "subcontraenti". Al riguardo, per completezza, va comunque detto che sussistono ulteriori condizioni per l’applicabilità da tenere in attenta considerazione, quali: a) La medesima norma – Art. 119 comma 4 – a tal proposito, prevede che, all’atto dell’offerta, siano stati indicati i lavori o le parti ovvero i servizi e le forniture o parti di servizi e forniture che si intende subappaltare (ovvero sub-contrarre); b) Il D.lgs. 36/2023 - Art. 119 comma 11 - prevede che detta fattispecie sia richiesta dal subcontraente e consentita dalla natura del contratto. Il soddisfacimento di dette condizioni va pertanto verificato a monte di eventuali pattuizioni.
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